Tutta la Cambogia è un vasto parco archeologico ancora largamente sconosciuto e che, passo dopo passo, si svela al viaggiatore preparandolo alla meraviglia che troverà in Angkor, un’area archeologica unica al mondo.
Angkor vale da solo il viaggio in Oriente, dato che non è solo arte, architettura, scultura, ma emozione pura, energia trasmessa attraverso i secoli dai suoi costruttori, difficilmente raccontabile: da vivere.
Phnom Phen, è una città ormai tornata pienamente alla vita in cui il drammatico ricordo dei quasi quattro anni di tragedie segnate dal regime dei Kmer rossi resta ormai confinata nella sola rigorosa testimonianza del ex-carcere S21.
Non esistendo più alcun problema di sicurezza, la Cambogia sta offrendo nuovi tesori al mondo, aprendo al turismo altre località fino a poco tempo fa irraggiungibili.
Prima fra tutte Kompong Thom, a sole 3 ore da Phnom Penh, dove circa 300 templi pre-angkoriani sono nascosti nella giungla e cominciano solo ora a svelare i loro segreti ai visitatori.
E poi Battambang, verso ovest, e Rattanakhiri, verso nord; qui le infrastrutture sono scarse, ma l’ambiente è assolutamente intatto, così come i costumi delle minoranze etniche che le popolano.
Infine Kampong Som o Sihanoukville, località balneare dalle bellissime spiagge bianche, in rapido sviluppo ma ancora autentica e naturale.